Dove andiamo

chi siamo

I lavoratori LSU: Chi sono

Le ultime news

  • Chi sono gli LSU?
  • Quali compiti possono svolgere gli LSU?
  • Lavoro nero legalizzato?
  • Progresso Ibleo
Home Page

La carrozza del Senato di Siracusa

La carrozza ..del senato.. di Siracusa..è ..stata ...costruita a Palermo e fu acquistata dal Comune di Siracusa nel 1763 dopo che la sentenza del Patrimonio di ---Patrimonio di Palermo del 21 aprile -1757- decretò -che -alla città aretusea - città demaniale con privilegi di immunità -e -di -esenzione -da qualunque tassazione straordinaria - venissero restituite le somme che aveva versato ingiustamente x(tuttavia restituite solo parzialmente).xx Nonostante la città versava in uno stato di indigenza gravissima (come testimoniano Tommaso Gargallo e numerosi viaggiatori xstranieri xche sostarono a Siracusax dopox la fine del '700)x il Senato siracusano, che ancora si invaniva ..di spagnolismo - anche se gli spagnoli avevano la città già da un pezzo - invece di impiegare quelle somme restituitealla città in opere di pubblica utilità, la carrozza costò ben 593 scudi , le spese per ornare di strato nuovo il banco senatorio ed a fare costruire la magnifica carrozza del senato. La carrozza arrivò in città, probabilmente via mare, venerdì 18 maggio 1764 come ci testimoniano le cronache del tempo . E' composta da due parti principali: il carro e la cassa. Il carro, parte inferiore su cui è sospesa la cassa, e la stessa cassa, sospesa su cinghioni di cuoio sull'intelaiatura che collega il treno anteriore con lo sterzo e quello posteriore, sono integralmente in legno d'abete; i fregi, invece, sono intagliati sul più dolce legno di ciliegio. Tali fregi imitano foglie d'acanto che con sovrana eleganza aprono i cesti delle loro foglie che si curvano in superfici concave e convesse sviluppandosi in elaborate volute. La struttura della carrozza siracusana è collegata al carro da due cinghioni in cuoio la cui tensione è regolata con meccanismi dentati che sono posti nella parte posteriore del veicolo. E' una berlina di rappresentanza, in stile rococò in voga a quel tempo; otto pennacchi di colore rosso e verde sono posti all'estremità del tetto ricoperto completamente da una capote impermeabile La cassa presenta dieci luci (finestrini), all'interno la tappezzeria è in raso rosso damascato, mentre all'esterno tutti i pannelli sono decorati con vivaci pitture allegoriche che rappresentano le quattro virtù cardinali ( Giustizia, Temperanza, Fortezza e Prudenza) e le personificazioni dei quattro continenti (America, Asia, Africa ed Europa).
Le caratteristiche che l'ignoto pittore della carrozza ha saputo dare a tali figure sono sufficientemente comprensibili e coincidono pienamente con le proposte avanzate dall'iconologia dell'epoca. La superficie pittorica presenta delle screpolature e qua e là abrasioni e cadute di colore più o meno importanti.

Nessuna figura allegorica presente sulla carrozza, dunque, fa riferimento ad uno dei miti classici di cui la città di Siracusa è ricca; né tantomeno c'è un richiamo alla patrona S. Lucia, a dimostrazione del fatto che la carrozza non fu commissionata dal comune, ma da una nobile famiglia palermitana e successivamente acquistata dal comune di Siracusa. Annualmente, in occasione della festa di S.Lucia ( 13 dicembre) e per l'ottava ( 20 dicembre), la carrozza del senato segue, trainata da quattro robusti cavalli, l'argenteo simulacro della santa attraverso gli antichi quartieri della città. Fino a prima dell'unità d'Italia, sulla carrozza prendevano posto i giurati in toga, quattro nobili e due popolani che formavano il senato siracusano. Per tale motivo si chiama carrozza del senato. L'uscita della carrozza era soprattutto uno dei mezzi ai quali periodicamente ricorrevano le classi dominanti per accrescere l'immagine del proprio potere e per concedere al popolo un importante momento di evasione. Organizzatori di queste grandiose feste religiose erano l'autorità vescovile e del senato che gareggiavano nella creazione di apparati macchinosi (i carri trionfali) che davano occasione di vivacizzare commercialmente la città in momenti di difficoltà politica ed economica. In tal modo, si contribuiva, quindi, ad acquietare il popolo impegnandolo nel divertimento e nello spirito di faziosità. Dopo un periodo di pausa durato circa novanta anni, la tradizione della carrozza del senato è stata ripresa agli inizi degli anni cinquanta ad opera della deputazione della cappella di S.Lucia.
Durante la seconda guerra mondiale, a seguito di violenti bombardamenti aerei a cui fu sottoposta la città, la carrozza subì notevoli danneggiamenti e quasi tutti i pregevoli costumi settecenteschi dei paggi e degli staffieri andarono distrutti. A guerra finita, l'opera di restauro fu resa difficile a causa delle ristrettezze economiche e delle difficoltà a trovare maestri in grado di procedere alle riparazioni più urgenti. Nel 1952 furono rinnovate le cinghie in cuoio e le tappezzerie ad opera del maestro carrozziere Luciano Scimò e del decoratore Vincenzo Di Dato. Nel 1954 furono rifatti i finimenti dei cavalli e la sartoria teatrale fiorentina approntò, su bozzetti del Prof. Corrado Adorno, quattordici costumi per paggi e staffieri. I costumi originali salvatisi dai bombardamenti sono custoditi presso la chiesa cattedrale. Nel dicembre del 1955, la medesima sartoria di Firenze, eseguì anche le quattro gualdrappe con gli stemmi in oro del Comune. Ultimata in tal modo l'opera di restauro il problema principale fu quello di trovare un luogo adatto per la custodia e la manutenzione della carrozza e dei costumi.
Il 18 giugno 1958, l'avv. Caracciolo, sindaco di Siracusa mise a disposizione la rimessa di Via Vittorio Veneto ed il Sig. Alessandro Cavarra (cocchiere) il suo prezioso impegno per la manutenzione. E' solo alla fine degli anni settanta, che la berlina siracusana troverà una sistemazione definitiva presso il
palazzo del Senato(Municipio), dove è meta della curiosità dei turisti.

 

Le scie chimiche

Se alzando gli occhi al cielo anche voi vi siete chiesti cosa fossero quelle scie bianche lasciate dagli aerei. Se anche voi non credete alla versione ufficiale secondo la quale sono semplicemente scie di condensa. Se anche voi temete che quelle scie bianche facciano parte di un progetto preciso dei governi mondiali, ma ancora misterioso. Se anche voi vi fate certe domande, allora siete nel posto giusto. recentemente è stato stabilito ufficialmente che si tratterebbe di diossido di azoto, gas che come l’anidride carbonica può danneggiare il clima e che è contenuto nelle scie degli aerei in quantità al momento non ben precisata. In particolare pare che queste scie creino un “effetto coperta” che tendono ad allargarsi in una nuvola indistintaimpedendo il raffreddamento notturno della terra.
Leggi tutto »

La vostra opinione conta!

Qui pubblicherò i sondaggi per tastare il polso a voi lettori sui grandi misteri del nostro tempo.

  • Foto in esclusiva
  • Filmati ultime news
  • In nostro podcast
  • l'opinione del direttore
  • L'uomo di strada dice...